Nota di variazione con ragionevole certezza che non si incasserà il credito
Il momento di emissione non coincide necessariamente con la chiusura della procedura concorsuale
La data a partire dalla quale il cedente/prestatore matura il diritto a emettere la nota di variazione in pendenza di procedure concorsuali (art. 26 del DPR 633/72) rappresenta un profilo ancora controverso, rispetto al quale non si sono raggiunti orientamenti generalmente condivisi.
Si alternano due indirizzi di segno opposto: l’uno che ricollega il momento di emissione della nota di variazione alla “definitiva infruttuosità” della procedura concorsuale; l’altro, invece, che anticipa all’apertura della procedura il dies a quo per l’emissione della nota di variazione.
La C.T. Prov. di Vicenza, con sentenza 17 aprile 2019 n. 145/2/2019, è ritornata sul tema, stabilendo che il riconoscimento del diritto all’emissione della nota di variazione e, conseguentemente, ...
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