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Più afflittiva la confisca per equivalente per abusi di mercato depenalizzati

La Cassazione recepisce il principio della Consulta in relazione a fatti di abuso di informazioni privilegiate commessi da insider secondari

/ Stefano COMELLINI

Sabato, 3 agosto 2019

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Con la sentenza n. 20868 depositata ieri, la Cassazione ha recepito il principio espresso dalla Consulta secondo cui le sanzioni amministrative per fatti di abuso di informazioni privilegiate, commessi da insider “secondari” e depenalizzati dalla L. n. 62/2005, costituiscono un regime più afflittivo di quello penale previgente.

Il ricorso si poneva avverso la reiezione, da parte del giudice di merito, dell’opposizione alla delibera con cui la CONSOB, ritenuto sussistente l’illecito di cui all’art. 187-bis del DLgs. n. 58/98 (TUF), aveva applicato la sanzione amministrativa pecuniaria, l’interdizione dagli uffici direttivi e la confisca per equivalente. Il fatto contestato alla ricorrente – nella sua qualità di insider c.d. secondario (“tippee”),

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