Buona fede del contribuente esclusa per analisi di laboratorio in Dogana
Non trova applicazione il principio del legittimo affidamento a fronte della riclassificazione di beni in esito a un controllo del laboratorio chimico
Un operatore non può far valere l’esimente della buona fede e del legittimo affidamento laddove l’Amministrazione doganale riclassifichi determinati beni importati, all’esito di un controllo del laboratorio chimico che modifica la voce doganale dallo stesso precedentemente attribuita.
In tal senso si è pronunciata la Corte di Cassazione con la sentenza n. 22752/2019.
La vicenda trae origine da un avviso di rettifica con cui l’Agenzia delle Dogane aveva intimato a un importatore il pagamento di un dazio antidumping, ritenendo errata, sulla scorta delle analisi di laboratorio, la classifica doganale dichiarata dall’azienda.
Il contribuente ha eccepito la violazione del principio di buona fede e del legittimo affidamento di cui all’art. 220, par. 2, lett. b) del ...
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