Le prassi commerciali non sono un fatto notorio
Il fatto notorio va interpretato restrittivamente, essendo una deroga al principio dispositivo
L’uso da parte del giudice tributario della mera affermazione di esistenza di “consolidata pratica commerciale” non integra il fatto notorio incontestabile e indubitabile da cui desumere l’esistenza di maggiori ricavi.
Lo ha stabilito la Cassazione con l’ordinanza n. 23546/2019, con cui ha accolto uno dei motivi di ricorso presentati da una società.
La vicenda riguardava un accertamento da indagini finanziarie nei confronti di una società cui l’Agenzia delle Entrate aggiungeva ulteriori maggiori ricavi.
Il provvedimento impositivo veniva confermato in relazione alle risultanze delle indagini bancarie. Infatti, quanto alla mancanza di autorizzazione la Cassazione ricorda che è legittimo l’accertamento fondato sulle risultanze delle movimentazioni bancarie ...
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