Detrazione IVA per i servizi infragruppo se è contestata l’inerenza del costo
Il meccanismo dell’IVA si basa su presupposti differenti da quello dell’imposizione diretta
L’IVA assolta dal soggetto passivo residente mediante il meccanismo del reverse charge sulle spese per servizi infragruppo resi da soggetti esteri deve essere riconosciuta come detraibile, anche qualora siano contestate l’incongruità della spesa o il comportamento antieconomico dell’impresa residente.
La detraibilità dell’IVA assolta con il meccanismo dell’inversione contabile non può essere disconosciuta – o almeno non de plano – da un sindacato sulla mancata inerenza del costo nell’ambito delle imposte dirette.
A chiarirlo è l’Associazione italiana dottori commercialisti (AIDC) nella Norma di comportamento n. 205 diffusa il 16 ottobre 2019, affermando che, ai fini della detraibilità dell’IVA, all’impresa residente spetta solo la dimostrazione
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