Le ritenute d’acconto si sarebbero dovute sospendere a chi ha dipendenti
Gentile Redazione,
mi scuso, in questo particolare e triste periodo, ma non riesco a tacere!
È solo una riflessione su un aspetto molto, molto marginale del c.d. decreto “Cura Italia” che però mi fa capire lo spirito con il quale è animato l’intero meccanismo.
Mi verrebbe da intitolarlo: “Quando l’ideologia soffoca il buon senso”.
Nella complessa elaborazione del DL “Cura Italia” (all’art. 62 comma 7), che mi risulta essere fedelmente riportato anche nel decreto “liquidità”, viene riconosciuta la possibilità di sospendere l’applicazione della ritenuta d’acconto per talune categorie di contribuenti con ricavi/compensi fino a 400.000 euro, ma “a condizione che nel mese precedente non abbiano sostenuto spese per prestazioni di lavoro dipendente o assimilato”.
Ho riletto la norma più volte, incredulo del suo contenuto, perché, a mio modesto parere, sono proprio i contribuenti con dipendenti che sono maggiormente penalizzati dall’applicazione delle ritenute di acconto.
Subiscono una ritenuta sui ricavi/compensi che poi viene scomputata dal reddito imponibile. Per i contribuenti con costi del personale (che è la maggior voce di spesa del C.E.) il reddito imponibile è notevolmente inferiore ai ricavi/compensi! E finiscono sempre a credito IRPEF e da quest’anno anche beffati dalla impossibilità di usare subito il credito spettante.
Doveva essere proprio il contrario! Se si voleva differenziare chi poteva accede alla sospensione delle ritenute subite dovevano essere preferiti i datori di lavoro e non coloro che non hanno dipendenti!
Ma perché tutto questo? Sono giunto a una conclusione (forse stravagante ma che a mio avviso merita considerazione) e cioè che la scelta in argomento sia stata solo ideologica!
I datori di lavoro non devono essere tutelati, chi merita tutela è chi lavora da solo senza dipendenti. Beati coloro che hanno caricato il personale nelle società di servizi (per evitare la forca delle ritenute subite) e ora si vedono premiati (si fa per dire premiati, perché il vantaggio è insignificante). L’incongruità regna sovrana, ma il principio ideologico è salvo!
Alfio Dalla Gasperina
Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Belluno
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