Negato il reverse charge su appalti e subappalti con impiego di manodopera
La Commissione Ue conferma invece l’applicazione dello split payment sino al 30 giugno 2023, con una proroga di ulteriori tre anni
Il reverse charge per le prestazioni di servizi in appalto e subappalto con prevalente utilizzo di manodopera, introdotto dal collegato alla legge di bilancio 2020 (DL 124/2019), non trova la necessaria autorizzazione in sede comunitaria.
È, invece, confermata l’applicazione dello split payment sino al 30 giugno 2023, con una proroga di ulteriori tre anni rispetto alla scadenza della precedente autorizzazione (30 giugno 2020).
Sono queste le due rilevanti novità emerse dai documenti inviati dalla Commissione Ue al Consiglio, in data 22 giugno 2020, in ordine all’applicazione delle misure di deroga alla direttiva 2006/112/Ue in materia di IVA, a norma dell’art. 395 della direttiva medesima.
Per quanto concerne la proposta di decisione in tema di reverse charge, essa verte sull’art. ...
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