Le attività incompatibili possono essere accertate dalla CNPADC
La Cassazione consolida l’orientamento interpretativo già tracciato dalle Sezioni Unite
La Cassa nazionale di previdenza dei dottori commercialisti (CNPADC) ha il potere di accertare che l’esercizio della professione non è stato svolto nelle situazioni di incompatibilità previste per legge, ancorché tale incompatibilità non sia stata accertata dal Consiglio dell’Ordine competente.
Questo è quanto ribadito dalla Corte di Cassazione con la sentenza n. 14377 depositata ieri, con cui viene accolto il ricorso della predetta Cassa previdenziale avverso una sentenza della Corte d’Appello di Roma che, confermando quanto deciso in primo grado, aveva ritenuto che alla CNPADC non spettasse un potere autonomo, qualora fosse mancata una conforme decisione dell’Ordine professionale, di verificare i requisiti di legittimità dell’esercizio della professione, ai fini
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