Buoni acquisto con IVA sulla base del corrispettivo
La Suprema Corte ha chiarito che non si guarda al valore nominale del buono
Con la sentenza n. 20167, depositata ieri, la Cassazione ha sancito che, nel caso in cui una società emetta buoni acquisto e li ceda a un prezzo inferiore rispetto al valore nominale, la base imponibile IVA dell’operazione è costituita dal prezzo di cessione dei buoni acquisto effettivamente percepito.
Non rileva, invece, il valore nominale rappresentato dal buono ceduto.
Il caso esaminato dalla Suprema Corte ha ad oggetto le operazioni intercorse tra una società della grande distribuzione organizzata che cede buoni acquisto nei confronti di un’altra società.
A sua volta, la società della GDO riceve i buoni da parte dei clienti, a fronte degli acquisti da questi ultimi effettuati.
La società aveva quindi presentato un’istanza di rimborso all’Erario per avere applicato l’IVA ...
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