L’obbligato in solido può accedere agli atti presupposto della diffida accertativa
Secondo l’Ispettorato il richiedente è tenuto a dimostrare l’interesse in maniera chiara e concreta
Il quesito se il committente, chiamato a rispondere in qualità di obbligato solidale in forza degli artt. 29 comma 2 del DLgs. 276/2003 e 1676 c.c., per i crediti retributivi dei dipendenti dell’appaltatore, oggetto di diffida accertativa, può accedere agli atti presupposto per la validazione della diffida stessa, risolto dall’Ispettorato nazionale del lavoro con il parere n. 42/2021, pone un interessante tema circa i presupposti che legittimano l’accesso agli atti della Pubblica Amministrazione.
Ciò con maggiore interesse, rispetto al caso di specie, alla luce delle modifiche legislative, introdotte con l’art. 12-bis del DL 76/2020, che hanno riscritto l’istituto della diffida accertativa.
La diffida accertativa, disciplinata dall’art. 12 del DLgs. 124/2004, ...
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