Il Fisco può eccepire la compensazione senza fermare il rimborso
La disparità tra le parti raggiunge livelli davvero preoccupanti
La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 6395 depositata ieri, ribadisce un principio che, purtroppo, denota come, in ambito non solo accertativo ma anche processuale, sia a dir poco evidente la manifesta disparità tra il contribuente e la parte pubblica. Questa, come si sta per dimostrare, è posta in un ruolo di assoluta supremazia rispetto al contribuente.
I giudici affermano che nel processo scaturente dal ricorso del contribuente contro il diniego espresso o il silenzio-rifiuto, l’ente impositore può, nelle controdeduzioni tempestivamente depositate, eccepire in compensazione un proprio controcredito. A questo fine, non è necessario che venga adottato un formale provvedimento di fermo.
Dal punto di vista strettamente processuale, non viene, secondo la Cassazione, ampliato l’oggetto ...
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