L’interpello può estendersi alle controparti contrattuali
Il caso sottoposto alla Cassazione riguardava l’aliquota IVA da applicare a una cessione di beni
Il terzo comma dell’art. 11 dello Statuto del contribuente dispone che la risposta ad interpello, scritta e motivata, vincola ogni organo della amministrazione con esclusivo riferimento alla questione oggetto dell’istanza e limitatamente al richiedente.
L’adozione della condotta suggerita, pur non essendo a carattere vincolante (circolare Agenzia delle Entrate 5 agosto 2011 n. 42), comporta la mancata irrogazione di sanzioni o di richieste di interessi moratori ai sensi dell’art. 10 comma 2 della legge 212/2000.
In relazione ai contribuenti diversi dall’istante che hanno adottato una condotta fiscale coerente con l’interpretazione fornita dall’agenzia delle Entrate, per sostenere una sostanziale equiparazione con il soggetto istante e, dunque, la copertura
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