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IL CASO DEL GIORNO

Imposizione indiretta della ricognizione di debito ancora dubbia

/ Anita MAURO e Cecilia PASQUALE

Venerdì, 16 luglio 2021

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La tassazione del riconoscimento del debito ai fini dell’imposta di registro è da tempo oggetto di dibattito interpretativo e non pare aver trovato una definizione nelle sentenze più recenti.
La diffusione di diversi orientamenti sul punto è alimentata, da un lato, dalla mancata espressa disciplina di tale atto all’interno del DPR 131/86; dall’altro, dalla controversa natura civilistica dell’istituto.

In tema di imposizione indiretta, un primo orientamento afferma che la ricognizione di debito produce l’effetto sostanziale (non solo processuale) di costituire una nuova e autonoma obbligazione in capo al soggetto che la effettua ed è, perciò, soggetta a imposta di registro pari al 3% (prevista per gli atti “diversi da quelli altrove indicati aventi per oggetto

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