Estesa a «chiunque» la legittimazione a ricevere l’accertamento
Il vizio è sanato quand’anche sia stata falsificata la firma del contribuente
Sempre più raramente, quanto meno in sede di legittimità, il contribuente ha buone possibilità di vincita quando il ricorso è basato sul vizio di notifica dell’atto impositivo, a nulla rilevando, secondo la giurisprudenza più recente, che si tratti di inesistenza o di nullità.
Ove ci siano anche solo indizi sul fatto che l’atto sia entrato nella sfera di conoscibilità del contribuente, il vizio di notifica viene ritenuto tendenzialmente irrilevante.
Così, sono considerate valide le notifiche eseguite mediante corrieri privati nel contesto ante L. 190/2014, e lo stesso vale per le notifiche eseguite nelle mani di qualsiasi persona si trovi negli uffici di una persona giuridica in quanto si presume legittimata alla ricezione degli atti.
Questo principio, ispirato alla prevalenza della ...
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