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IMPRESA

Continuità aziendale prevalente nel piano di risanamento

Deve escludersi un piano di risanamento che preveda la liquidazione dell’intero patrimonio

/ Francesco DIANA

Venerdì, 1 aprile 2022

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Con lo schema di decreto legislativo recante le modifiche al DLgs. 14/2019 (Codice della crisi d’impresa o CCII, in vigore dal 16 maggio 2022), rese necessarie dall’attuazione della direttiva Ue 2019/1023 (c.d. direttiva Insolvency), all’imprenditore che intenda accedere alla composizione negoziata della crisi è richiesto espressamente il deposito, sin dalla presentazione dell’istanza, di un progetto di piano di risanamento (si veda “Prossimo l’obbligo del piano di risanamento per l’accesso alla composizione” del 17 marzo 2022).

Nell’attuale assetto normativo, invece, la presentazione del piano si evince solo nella sezione II del decreto dirigenziale 28 settembre 2021 come facoltà concessa in fase preliminare di accesso, ovvero come strumento

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