Bonus prima casa giovani compatibile con la riserva di nomina nel preliminare
Se l’atto è soggetto a IVA, spetta un credito di imposta pari all’intera somma pagata anche dal dante causa
L’agevolazione prima casa under 36, in relazione agli atti imponibili ad IVA, comporta il sorgere, in capo all’acquirente in possesso di tutte le condizioni previste dall’art. 64 comma 6 e ss. del DL 73/2021, di un credito di imposta di ammontare pari all’intera imposta sul valore aggiunto del 4% corrisposta sull’acquisto, anche se parzialmente corrisposta dal padre, sugli acconti pagati al momento della stipula del contratto preliminare, in cui, poi, è intervenuto il figlio per effetto della riserva di nomina contenuta nel compromesso. Lo chiarisce l’Agenzia delle Entrate nella risposta ad interpello n. 261, pubblicata ieri.
Il caso esaminato dall’Amministrazione finanziaria è quello di un contribuente che acquisterà, nel 2022, un immobile abitativo ...
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