Col reddito di cittadinanza ogni attività lavorativa va comunicata all’INPS
La Cassazione conferma la rilevanza penale della condotta omissiva di chi percepisca il beneficio ma al contempo svolga attività lavorativa
Chi beneficia del reddito di cittadinanza ma non comunica all’INPS lo svolgimento di attività lavorativa rischia di andare incontro alla pena della reclusione da uno a tre anni. Questo quanto chiarito dalla Cassazione che, con la sentenza n. 25306/2022, ha ritenuto sussistente il reato previsto e punito dall’art. 7 comma 2 del DL 4/2019, conv. L. 26/2019, nei riguardi di un soggetto percettore di reddito di cittadinanza, il quale aveva omesso di informare l’Istituto di aver svolto attività lavorativa.
L’art. 7 del DL 4/2019, con il quale è stato istituito il tanto discusso strumento di sostegno al reddito, contempla, a fini antielusivi, due fattispecie penali.
Il comma 1 prevede che, salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque, al fine di ottenere indebitamente ...
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