ACCEDI
Lunedì, 30 giugno 2025 - Aggiornato alle 6.00

LAVORO & PREVIDENZA

Col reddito di cittadinanza ogni attività lavorativa va comunicata all’INPS

La Cassazione conferma la rilevanza penale della condotta omissiva di chi percepisca il beneficio ma al contempo svolga attività lavorativa

/ Mario PAGANO

Mercoledì, 5 ottobre 2022

x
STAMPA

download PDF download PDF

Chi beneficia del reddito di cittadinanza ma non comunica all’INPS lo svolgimento di attività lavorativa rischia di andare incontro alla pena della reclusione da uno a tre anni. Questo quanto chiarito dalla Cassazione che, con la sentenza n. 25306/2022, ha ritenuto sussistente il reato previsto e punito dall’art. 7 comma 2 del DL 4/2019, conv. L. 26/2019, nei riguardi di un soggetto percettore di reddito di cittadinanza, il quale aveva omesso di informare l’Istituto di aver svolto attività lavorativa.

L’art. 7 del DL 4/2019, con il quale è stato istituito il tanto discusso strumento di sostegno al reddito, contempla, a fini antielusivi, due fattispecie penali.
Il comma 1 prevede che, salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque, al fine di ottenere indebitamente ...

CONTENUTO RISERVATO AGLI ABBONATI

ABBONANDOTI POTRAI AVERE UN ACCESSO
ILLIMITATO A TUTTI GLI ARTICOLI
ACCEDI

Non sei ancora un utente abbonato
e vuoi saperne di più?

TORNA SU