Sistema sanzionatorio inadeguato per il monitoraggio fiscale delle cripto-attività
L’assenza di un’ubicazione fisica delle cripto-attività rende impossibile stabilire se risultino detenute in un Paese estero a fiscalità privilegiata
Il sistema sanzionatorio amministrativo correlato agli obblighi di monitoraggio fiscale relativi alla detenzione di cripto-attività si presenta inadeguato in assenza di un predefinito collegamento territoriale con uno Stato di tali rappresentazioni digitali di valori o di diritti.
La disciplina domestica in tema di sanzioni correlate ai suddetti obblighi è recata, in primo luogo, dall’art. 5 comma 2 del DL 167/1990, prevedendo che la violazione dell’obbligo di dichiarazione degli investimenti esteri e delle attività finanziarie estere sia punita con la sanzione amministrativa dal 3 al 15% dell’ammontare degli importi non dichiarati, misura che viene raddoppiata nei casi in cui gli investimenti siano detenuti in Stati o territori a regime fiscale privilegiato.
Occorre altresì ...
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