Anche per i versamenti in conto futuro aumento di capitale si rischia la bancarotta
Può essere integrata bancarotta societaria per distrazione; a rilevare è l’inesigibilità del versamento effettuato dai soci
La Corte di Cassazione, nella sentenza n. 39139/2023, ha stabilito che, in caso di versamento in conto futuro aumento di capitale, esigenze di garanzie del ceto creditorio impongono l’individuazione di un termine finale a cui è correlata, in caso di mancata deliberazione dell’aumento, l’insorgenza del diritto di restituzione dello stesso.
La restituzione prima del termine pattuito o fissato dal giudice integra, in caso di successivo fallimento della società, bancarotta societaria per distrazione; infatti, ove non sia stato concordato un termine a garanzia dei creditori, né esso venga sollecitato al giudice, le somme non possono essere restituite, in quanto destinate a coprire l’aumento di capitale (c.d. riserva targata).
Diversamente, si avrebbe un rimborso privo di causa,
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