Il Codice della crisi ridisegna il procedimento di riparto
L’inutile doppio deposito, chiesto da alcuni tribunali nel fallimento, è anacronistico
Il curatore, dopo il decreto di esecutività dello stato passivo e ogni qualvolta esistano somme che consentano una ripartizione apprezzabile, deve redigere il “prospetto delle somme disponibili” e un “progetto di ripartizione” delle medesime.
Il prospetto delle somme disponibili è la rappresentazione (statica) della provenienza degli importi realizzati e del loro ammontare, delle spese sostenute, dei pagamenti fatti, del saldo del conto della procedura e della somma che si intende ripartire, in modo da individuare qual è il netto distribuibile ai creditori.
Il progetto di ripartizione è articolato in più fasi (dinamiche), tra cui: la tenuta di una contabilità speciale per i singoli beni gravati da garanzie; l’imputazione delle spese specifiche e della quota di spese
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