Disciplina del pro rata sui beni ammortizzabili da rivedere
Il criterio di qualificazione ai fini IVA deve essere adeguato ai principi unionali
La risoluzione n. 20/2025 dell’Agenzia delle Entrate, riprendendo la decisione delle Sezioni Unite della Cassazione (sentenza n. 13162/2024), ha affermato che “il concetto di bene ammortizzabile non può essere correttamente inteso nel contesto giuridico dell’IVA con riferimento alle previsioni normative in materia di imposte dirette” (artt. 102 e 103 del TUIR) e che bisogna fare riferimento alla nozione di “beni di investimento”, ossia quella adottata nella direttiva 2006/112/Ce.
Nel documento di prassi richiamato, l’Agenzia ha concluso che, per l’accesso ai rimborsi IVA annuali e trimestrali, rileva la disponibilità del bene in virtù di un titolo giuridico che ne garantisca il possesso per un periodo di tempo “apprezzabilmente lungo”.
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