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I due anni per rivendere l’ex prima casa sono applicabili retroattivamente

/ REDAZIONE

Martedì, 6 maggio 2025

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Il contribuente che, avendo acquistato la prima casa il 25 gennaio 2024 senza aver ancora alienato la “ex prima casa” (acquistata nel 2018), si è impegnato in atto a rivenderla entro un anno (25 gennaio 2025), ha tempo per la rivendita fino al 25 gennaio 2026, grazie all’entrata in vigore dell’art. 1 comma 116 della L. 207/2024 che ha “duplicato” la moratoria.
Lo ha ribadito l’Agenzia delle Entrate nella risposta a interpello n. 127 di ieri.

Si rammenta che la legge di bilancio 2025 ha raddoppiato, portandolo a due anni, il termine entro cui il contribuente che richieda l’agevolazione prima casa può rivendere la ex prima casa, senza decadere dal beneficio (si veda “Più tempo per rivendere la ex prima casa” del 2 gennaio 2025).

Come già chiarito dall’Agenzia, la nuova norma, entrata in vigore il 1° gennaio 2025, non impatta solo sugli atti di acquisto della “prima casa” stipulati dal 2025, ma si applica a tutti i casi in cui, al 1° gennaio 2025, il “vecchio” termine di un anno non fosse ancora scaduto (si veda “I due anni per rivendere la ex prima casa valgono anche per acquisti ante 2025” del 28 gennaio 2025).
In pratica, il nuovo termine di due anni si applica potenzialmente a tutti i rogiti intervenuti dal 1° gennaio 2024 in poi.

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