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In manovra pace fiscale e bonus edilizi, ma l’approvazione sarà in un prossimo CdM

Verrà ridotta la seconda aliquota IRPEF, che passerà dall’attuale 35% al 33%

/ REDAZIONE

Mercoledì, 15 ottobre 2025

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Per conoscere i dettagli del disegno di legge di bilancio per il triennio 2026-2028 si dovrà attendere ancora qualche giorno, probabilmente giovedì o venerdì. Il Consiglio dei Ministri di ieri ha sì licenziato il documento programmatico di bilancio, che entro oggi deve essere inviato al Parlamento e alla Commissione europea, ma la manovra è stata solo illustrata. “Abbiamo approvato il DPB, c’è una scadenza perentoria che è quella del 15 ottobre per mandarlo a Bruxelles. Venerdì lo definiremo nei particolari. La prospettiva è abbastanza delineata” ha detto il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti dopo la riunione, intervenendo al forum di Coldiretti.

La manovra, spiega la nota stampa del Governo di ieri, dispone interventi per circa 18 miliardi medi annui. Quanto alle coperture, il comunicato precisa che, oltre agli effetti di miglioramento del quadro di finanza pubblica anche dovuti alla rimodulazione del PNRR, concorrono al finanziamento della manovra, sul versante delle entrate, le risorse reperite a carico degli intermediari finanziari e assicurativi e, dal lato della spesa, interventi sugli stanziamenti di bilancio.

Il disegno di legge di bilancio conterrà iniziative di pacificazione fiscale rivolte ai contribuenti. Ufficiale anche la proroga al 31 dicembre 2026 della sterilizzazione di plastic e sugar tax e iniziative in materia pensionistica collegate all’aspettativa di vita. Verrà poi ridotta la seconda aliquota IRPEF, che dall’attuale 35% passerà al 33%. Saranno prorogate per il 2026, alle stesse condizioni previste per l’anno 2025, le disposizioni in materia di detrazione delle spese sostenute per interventi edilizi.

Il Governo vuole inoltre favorire gli investimenti in beni materiali con la maggiorazione del costo di acquisizione valido ai fini del loro ammortamento, per un valore complessivo di 4 miliardi di euro. Saranno presenti nel triennio il credito d’imposta per le imprese ubicate nelle zone economiche speciali (ZES) e, nella misura di 100 milioni di euro nel triennio 2026-2028, per le zone logistiche semplificate (ZLS).

Modifiche in vista, inoltre, per l’ISEE. Verranno stanziati, infatti, nel triennio circa 3,5 miliardi per la famiglia e il contrasto alla povertà. Tali somme includono, al fine di favorire l’accesso a determinate prestazioni agevolate, una revisione della disciplina per il calcolo dell’ISEE, che interviene sul valore della casa e sulle scale di equivalenza, con effetti complessivi di quasi 500 milioni di euro annui.

“La manovra di finanza pubblica interviene in un contesto in cui permangono forti elementi di incertezza – ha dichiarato Giorgetti – l’impegno del Governo, in questo scenario, è proseguire da un lato nell’azione di sostegno del potere di acquisto delle famiglie, delle imprese e per il sociale, dall’altro assicurare la sostenibilità della finanza pubblica”.

Prorogate per il 2026 le misure incrementali sull’imposta di soggiorno

Il Consiglio dei Ministri di ieri ha anche approvato un decreto legge che introduce misure urgenti in materia economica. Tale norma proroga per il 2026 le misure incrementali sull’imposta di soggiorno. Il maggior gettito sarà destinato per il 70% agli impieghi previsti e per il 30% al bilancio statale, per incrementare le risorse del Fondo per l’inclusione delle persone con disabilità e del fondo per l’assistenza ai minori.

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