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Il conferimento di immobili sconta l’IVA sul prezzo di emissione delle azioni attribuite

/ REDAZIONE

Giovedì, 9 maggio 2024

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La base imponibile IVA di un conferimento di immobili in una società deve essere determinata in funzione del valore di emissione di tali azioni, qualora società conferente e conferitaria abbiano stabilito che il corrispettivo del conferimento nel capitale sia costituito dal citato valore. Si tratta di quanto stabilito dalla Corte di Giustizia Ue nella sentenza depositata ieri, 8 maggio 2024, con riguardo alla causa C-241/23.

Ai sensi dell’art. 73 della direttiva 2006/112/Ce, la base imponibile IVA comprende tutto quello che costituisce il corrispettivo versato o da versare al fornitore o al prestatore per le cessioni di beni e le prestazioni di servizi. A questo proposito, i giudici Ue hanno osservato che il corrispettivo non deve necessariamente essere in denaro. Tuttavia, è necessario che l’operazione sia effettuata a titolo oneroso, ossia che esista un nesso diretto tra i beni o le prestazioni scambiati e che il valore del bene o della prestazione fornita in cambio possa essere espresso in denaro.

Nel caso di specie, sussiste un nesso diretto tra il trasferimento dei beni immobili alla società conferitaria e l’attribuzione di azioni di quest’ultima alla conferente. Inoltre, il valore delle azioni trasferite può essere espresso in denaro. In particolare, è il prezzo di emissione di tali titoli e non il valore nominale degli stessi da prendere in considerazione per determinare la base imponibile della cessione degli immobili.

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