Nella scissione l’atto revocabile è l’assegnazione patrimoniale alle beneficiarie
Per l’elemento soggettivo si guarda al momento della delibera, per il danno all’atto di assegnazione
Il Tribunale di Napoli, in una sentenza del 10 gennaio 2024, si è pronunciato in ordine alla possibilità di esercitare l’azione revocatoria ordinaria nei confronti di una operazione di scissione, fornendo diverse utili precisazioni anche in ordine allo specifico atto da assoggettare a revoca e al momento al quale occorre fare riferimento per determinare la sussistenza dei presupposti essenziali dell’azione: il pregiudizio (l’eventus damni) e la relativa conoscenza (la scientia damni).
Si conferma, in primo luogo, l’ammissibilità della revocatoria della scissione. A tale conclusione è già pervenuta la giurisprudenza di legittimità, osservando come la revocatoria dell’operazione in questione sia ammissibile in quanto mira a ottenere l’inefficacia relativa dell’atto ...
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