L’assenza ingiustificata non porta più a beneficiare abusivamente della NASpI
Il rapporto si intende risolto per volontà del lavoratore e non si applicano le disposizioni sulle dimissioni telematiche né si ricorre al licenziamento
Dopo una lunga gestazione è stata definitivamente approvata mercoledì scorso la norma tanto attesa in tema di “dimissioni per fatti concludenti”, finalizzata a evitare un comportamento che era piuttosto diffuso per conseguire in modo abusivo il trattamento di NASpI. In pratica, un lavoratore che non intendeva più proseguire nel rapporto di lavoro, invece che dimettersi formalmente nel rispetto della procedura delle dimissioni telematiche prevista dall’art. 26 del DLgs. 151/2015, si limitava a non andare più in azienda, costringendo il datore di lavoro a licenziarlo per assenza ingiustificata, una volta superato il periodo previsto dalla contrattazione collettiva per legittimare il licenziamento, così da evitare che il rapporto rimanesse semplicemente sospeso, con la possibilità
...Vietata ogni riproduzione ed estrazione ex art. 70-quater della L. 633/41