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Giovedì, 26 giugno 2025 - Aggiornato alle 6.00

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Il Notariato analizza la disciplina dei comitati in relazione al codice civile e al Terzo settore

/ REDAZIONE

Giovedì, 26 giugno 2025

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Con lo Studio n. 15-2025/CTS, approvato dalla Commissione Studi Terzo Settore, Enti e Sociale il 7 aprile 2025, il Consiglio nazionale del Notariato ha riepilogato la disciplina applicabile ai comitati, sia dal punto di vista civilistico, sia relativamente al caso in cui tali soggetti decidano di iscriversi nel RUNTS, assumendo la qualifica di ente del Terzo settore.

Per quanto riguarda la possibilità di entrare a far parte degli enti del Terzo settore, il Notariato osserva che il DLgs. 117/2017 non contiene disposizioni specifiche rivolte ai comitati; ciò non toglie che tali soggetti possano iscriversi nel RUNTS, al ricorrere dei relativi requisiti richiesti dal citato DLgs. 117/2017.
Tali soggetti dovranno tuttavia iscriversi nella sezione del RUNTS residuale, dedicata agli “Altri enti del Terzo settore”, non essendo possibile identificarsi come organizzazione di volontariato, associazione di promozione sociale, rete associativa o ente filantropico, a causa dell’incompatibilità di tali soggetti con il modello del comitato.

Il Notariato esamina inoltre la disciplina applicabile al riconoscimento della personalità giuridica; in particolare, anche per i comitati tale riconoscimento può essere ottenuto con le modalità ordinarie di cui al DPR 361/2000 o mediante l’iscrizione nel RUNTS.

Lo Studio n. 15-2025/CTS si conclude con un’analisi delle regole da seguire in caso di operazioni straordinarie riguardanti i comitati.

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