Una tassa sulle operazioni finanziarie per coprire i costi della crisi
A proporla è il Parlamento europeo, che sollecita una posizione comune per l’economia reale e per stabilizzare il sistema bancario
Una tassa sulle operazioni finanziarie come “antidoto” per coprire i costi della crisi. A proporlo è il Parlamento europeo, che, in una risoluzione adottata con 356 voti favorevoli, 80 contrari e 33 astensioni, ha rilevato come i leader europei abbiano “la responsabilità collettiva di attenuare l’impatto sociale della crisi”.
Di qui il convincimento, si legge nel comunicato stampa diramato, che l’Unione Europea debba concordare una posizione comune in ambito del G20 riguardo alle modalità con cui “il settore finanziario potrebbe fornire un contributo equo e sostanziale alla copertura degli eventuali oneri da esso generati per l’economia reale o che sono associati agli interventi governativi finalizzati a stabilizzare il sistema bancario”.
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