Manovra: niente accordo Governo-Regioni, respinte le proposte
Benché i Comuni, stando al sindaco Alemanno, siano soddisfatti del confronto avuto oggi con il Governo, non si può dire altrettanto delle Regioni: “Per noi - ha spiegato il presidente della Conferenza Stato-Regioni, Vasco Errani - è stato un incontro molto negativo: le proposte avanzate sono state respinte”.
Con l’iter per la conversione in legge del decreto ormai agli sgoccioli, si allontana sempre di più l’ipotesi di un accordo sulla manovra correttiva. “Siamo preoccupati - ha aggiunto Errani, includendo anche i governatori regionali -, per noi non esiste un ragionamento di schieramento. Non rinunceremo a lavorare perché il nostro compito non è fare propaganda, ma spiegare al governo che chi vuole andare verso il federalismo fiscale non può entrare nel più pieno centralismo. Informeremo il presidente della Repubblica sulle conseguenze di questa situazione”.
Il giudizio sul DL 78/2010 continua, insomma, a essere fortemente critico: “La manovra - sottolinea Errani - è totalmente squilibrata a sfavore delle Regioni e degli enti locali”. Nonostante ciò, o forse proprio in ragione di questo, le Regioni assicurano la propria disponibilità a collaborare con l’Esecutivo: “Proponiamo - conclude il leader della Conferenza Stato-Regioni - una commissione a costi zero per verificare qualità della spesa e riduzioni, proponendo al governo un’intesa fondata su questo principio: chi non riduce le spese superflue ne paghi il prezzo. Ma c’è un taglio di 10 miliardi di euro di trasferimenti e questo ci mette nelle condizioni di non poter esercitare le competenze di cui le regioni hanno le responsabilità”. (Redazione)
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