L’affitto dell’«unica» azienda genera redditi diversi, non d’impresa
La mancanza del presupposto soggettivo fa sì che i canoni percepiti siano anche fuori campo IVA
Qualora l’imprenditore individuale intenda concedere in locazione l’unica azienda, comprensiva anche di un immobile, i redditi prodotti dai canoni d’affitto percepiti configurano redditi diversi ai sensi dell’art. 67 comma 1 lett. h) del TUIR.
In tal caso, infatti, la qualifica di imprenditore risulta sospesa per effetto del passaggio della gestione all’affittuario e la plusvalenza deve essere determinata, secondo il criterio di cassa, come differenza tra l’ammontare percepito nel periodo d’imposta e le spese specificamente inerenti alla sua produzione, quali ad esempio spese di manutenzione e riparazione straordinaria o ammodernamento (art. 71 comma 2 del TUIR).
Occorre altresì segnalare, sotto il profilo IVA, che la CM n. 26 del 19 marzo 1985 ha ...
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