L’indiretta cessione d’azienda si difende dall’art. 53-bis
Dubbi sull’estensibilità dell’art. 53-bis del DPR 131/86 quale presupposto per l’accertamento antielusivo riferito alle imposte d’atto
La cessione di un complesso aziendale, sotto forma di partecipazione ricevuta nella società in cui si è previamente conferita l’azienda, consente alle parti di conseguire risparmi fiscali sia ai fini delle imposte sul reddito sia ai fini delle imposte d’atto.
La liceità dei primi non può essere messa in discussione, stante il perentorio disposto del comma 3 dell’art. 176 del TUIR (si veda
“Conferimento d’azienda «blindato» per le imposte sul reddito” del 10 settembre 2010)
La liceità dei secondi, viceversa, è sistematicamente messa in discussione dell’Amministrazione finanziaria, la quale fa storicamente leva sul disposto dell’art. 20 del DPR 131/1986 (si veda “Conferimento d’azienda e successiva cessione con incognita registro” ...
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