Contribuenti.it: per il redditometro, «non congruo» il 74% degli italiani
Fra gennaio e ottobre di quest’anno, l’evasione è aumentata del 9,7%, confermando l’Italia al primo posto in Europa per reddito imponibile evaso (54,4%). È l’allarme lanciato da Contribuenti.it, associazione dei contribuenti italiani, secondo cui le imposte sottratte all’erario ammonterebbero a 157 miliardi di euro l’anno.
Cinque le aree analizzate: economia sommersa, economia criminale, evasione delle società di capitali, evasione delle big company ed evasione dei lavoratori autonomi e pmi.
Stando alla ricerca di Contribuenti.it, l’Italia è seguita da Romania (42,4%), Bulgaria (39,8%), Estonia (38,2%) e Slovacchia (35,4%). Inoltre, gli industriali sono in tesa alla classifica fra le categorie professionali più dedite all’evasione (32,8%), a seguire bancari e assicurativi (28,3%), commercianti (11,7%), artigiani (10,9%), professionisti (8,9%) e lavoratori dipendenti (7,4%). Quanto alla suddivisione territoriale, è soprattutto il Nord-Ovest a evadere (29,4% del totale nazionale), poi il Sud (24,5%), il Centro (23,2%) e il Nord-Est (22,9%).
Un aspetto importante dello studio riguarda il redditometro: secondo Contribuenti.it, dalle dichiarazioni dei redditi 2009 emerge che il 74,6% dei contribuenti risulterebbe “non congruo” con il reddito presunto dall’Amministrazione finanziaria. Duro il commento di Vittorio Carlomagno, presidente dell’associazione: “Serve archiviare al più presto e per sempre la stagione degli scudi fiscali e dei condoni, che hanno arricchito i grandi evasori, incentivando il personale dell’Amministrazione finanziaria con premi specifici ogni qual volta riescono a recuperare imponibile sottratto al fisco da parte delle grandi imprese”. (Redazione)
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