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A Milano acqua meno cara, Cagliari al top per i rifiuti

/ REDAZIONE

Lunedì, 15 novembre 2010

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Sarà forse la città più cara d’Italia, ma, in fatto di tariffe dell’acqua, Milano è, a sorpresa, la più conveniente. Una famiglia tipo di 3 persone spende infatti annualmente nel capoluogo lombardo meno di un terzo di quanto paghi un analogo nucleo familiare a Firenze. Il risultato emerge dal monitoraggio condotto dall’Osservatorio “Prezzi e Mercati” di Indis, Istituto dell’Unioncamere specializzato nella distribuzione, che fornisce un’idea chiara dei differenziali di spesa da un territorio all’altro, fotografando un federalismo che per alcuni aspetti di fatto già esiste.

Dal rapporto emerge infatti anche come Cagliari sia al top del caro-rifiuti, visto che nella città si spende 2,5 volte quanto si sborsa a Campobasso. Il monitoraggio, ancora in corso, si concentra sugli anni 2008/2009 e, una volta completato, riguarderà 50 capoluoghi di provincia, che rappresentano circa il 30% della popolazione complessiva.
Fra i principali capoluoghi di regione ad oggi monitorati, Cagliari, Milano e Palermo sono le città in cui le famiglie pagano le tasse per i rifiuti solidi urbani più elevate. Firenze, Genova e Bari quelli in cui l’acqua costa di più. I dati mostrano che, per quanto riguarda la tariffa dei rifiuti solidi urbani pagata dalle famiglie, la variazione del 4,6% rilevata dall’ISTAT nel 2009 sintetizza tassi di crescita delle diverse città compresi tra il -1% e il +57%. In termini di livelli, la spesa per una famiglia tipo composta da tre componenti varia sul territorio con un rapporto da 1 a 2,5, dal valore più basso, pari a 130 euro annui, di Campobasso, fino al più alto, pari a 330 euro, di Cagliari. Anche sull’acqua potabile le differenziazioni territoriali sono ampie. La variazione del 5,9% rilevata dall’ISTAT nel 2009 sintetizza tassi di crescita compresi tra il -13% e il +33%. In termini di livelli, fra i capoluoghi di regione la spesa per una famiglia tipo composta da tre componenti varia sul territorio con un rapporto da 1 a 4, dal valore più basso, pari a 81 euro annui, di Milano fino al più alto, pari a 317 euro, di Firenze.
Le forbici si ampliano ancora di più se si considerano le PMI. Su 96 capoluoghi di provincia, per un profilo tipo di un albergo, ad esempio, la tariffa dei rifiuti solidi può variare dai 1.000 euro l’anno fino a 16.000, con un rapporto di 1 a 15. Per la tariffa dell’acqua potabile la spesa oscilla dai 7.000 euro l’anno fino a 38.000, con un rapporto di 1 a 20.

Contro i risultati delle rilevazioni si scaglia Publiacqua, la società che ha in gestione il servizio idrico di città come Firenze, Prato e Pistoia, che invita a “non sparare cifre a casaccio”. (Redazione)

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