Raddoppio dei termini, la Cassazione si pronuncia
A margine di un processo di diritto penale tributario, pare però che abbia travisato i termini giuridici della fattispecie
I giudici di legittimità (sentenza n. 42462 depositata ieri), investiti di un ricorso per Cassazione proposto contro una decisione del Tribunale della libertà confermativa di un decreto di sequestro per equivalente emesso dal GIP, si sono incidentalmente pronunciati sul raddoppio dei termini per l’accertamento delle imposte a causa del rinvenimento di violazioni penalmente rilevanti.
La fattispecie avente rilievo penale traeva origine in accertamenti relativi al periodo d’imposta 2002 (dichiarazione quindi presentata nel 2003), con PVC redatto nell’anno 2008. I termini per il 2002, ai sensi dell’art. 43 del DPR 600/73, sono scaduti il 31 dicembre 2007, quindi la difesa ha eccepito l’irrilevanza fiscale della condotta per intervenuta decadenza dei termini, ritenendo
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