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LETTERE

Lanciamo il «partito degli adempienti»

Venerdì, 28 gennaio 2011

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Caro Direttore,
ti scrivo in quanto affezionata lettrice di Eutekne.info.
Chi mi conosce sa che, tra i miei innumerevoli e gravi difetti, c’è un cinismo eccessivo.
Quindi, quando leggo di iniziative a tutela della categoria, per prima cosa penso sempre che alla fine un certo livello di incomprensibilità non sia del tutto inutile, per il Governo come per noi.

Tuttavia, con riferimento alla veramente surreale vicenda delle comunicazioni VIES, si sarebbe potuto dar vita a una vera forma di protesta.
Avremmo dovuto, e forse potremmo ancora farlo, darci appuntamento tutti e 115.000 davanti alle Agenzie delle Entrate di competenza, ciascuno con le comunicazioni per i propri clienti. Tutti.

Basta fare i ragionamenti che facciamo sempre e che generano milioni di ore di lavoro perlopiù non pagate da nessuno: “La norma è incerta, non possiamo rischiare di mettere in difficoltà il cliente, nel più sta il meno, …”.

Ecco che ci presentiamo alle 8 del 28 gennaio con 5 milioni di istanze sotto braccio, di cui pretenderemo singola ricevuta (già, perché se la ricevuta non è nominativa non serve a nulla, vale il discorso dello scontrino “parlante”). Ci portiamo da mangiare, perché l’attesa sarà lunga, il sacco a pelo per affrontare eventualmente la notte.
Intorno alle 3 del pomeriggio qualche tafferuglio sarà inevitabile, interverranno la polizia, le televisioni, il Gabibbo, ma stiamo lì tutti finchè l’ultimo non ha adempiuto coscienziosamente all’adempimento.

Che ne dici?
Lanciamo il partito degli adempienti?


Giuseppina Campanelli 
Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Torino

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