Il recupero crediti non è assimilabile al factoring
Con la risoluzione 32, l’Agenzia conferma quanto già espresso nella ris. 139/2004
L’Amministrazione finanziaria ha ribadito, con la ris. n. 32 di ieri, 11 marzo 2011, le condizioni in virtù delle quali le operazioni di factoring, esenti dall’IVA, non possono essere riqualificate – da parte degli organi di controllo – in fattispecie di recupero crediti, soggette, invece, all’imposta sul valore aggiunto. In particolare, è stato nuovamente precisato che rileva la causale dell’attività svolta, avente natura eminentemente finanziaria nel caso del factoring (Cass. 18 gennaio 2001, n. 684, e 12 aprile 2000, n. 4654) e, quindi, rientrante nel regime di esenzione di cui all’art. 10, primo comma, n. 1), del DPR n. 633/1972. L’orientamento in parola, risalente alla ris. n. 139/2004, deve ritenersi ancora valido, anche alla luce della recente ...
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