Sepe: «L’Agenzia vuole una giustizia tributaria domestica»
Secondo il Presidente dell’AMT, i provvedimenti inclusi nella manovra correttiva hanno l’obiettivo di ridurre l’indipendenza dei giudici tributari
Tre giorni di astensione dalle udienze. È questa la forma di protesta che l’AMT (Associazione Magistrati Tributari) ha deciso di adottare contro le decisioni, relative al riordino della giustizia tributaria, contenute nella manovra correttiva approvata lo scorso 30 giugno dal Consiglio dei Ministri. Uno sciopero, quello che finirà domani, che rischia di essere solo il primo di una lunga serie di astensioni. “Continueremo fino a quando non ci verrà dato ascolto”, dichiara il Presidente dell’Associazione, Ennio Attilio Sepe, che stigmatizza il metodo con cui si è arrivati all’adozione di questi provvedimenti, “elaborati nelle segrete stanze del potere, senza alcun contraddittorio con la categoria interessata”, ma non solo quello. Anzi, ciò che più
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