Accertamenti bancari con l’ausilio degli studi di settore
La non congruità agli studi può costituire un valido indizio per avvalorare una pretesa tributaria fondata su tecniche di accertamento diverse
La sentenza della C.T. Prov. di Macerata, n. 264/2/11 depositata il 25 agosto 2011, ha positivamente valutato i risultati degli studi di settore nell’ambito di un accertamento non fondato su tale strumento presuntivo. Più in particolare, è stato affermato che la posizione di non congruità rispetto allo studio di settore applicato costituisce un elemento che avvalora l’attribuzione dei maggiori compensi accertati sulla base delle movimentazioni (incassi/prelievi) dei conti correnti bancari del contribuente.
L’avviso di accertamento oggetto della sentenza in esame era stato emesso dall’Agenzia delle Entrate a seguito delle indagini finanziarie sulle movimentazioni dei conti correnti bancari (art. 32 del DPR 600/73) di un contribuente medico dentista.
Dette indagini avevano ...
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