Responsabilità 231 della capogruppo «limitata» dalla Cassazione
Il Caso Assonime 9/2011 esamina la prima pronuncia che fissa i paletti per configurare la responsabilità della holding
La società capogruppo può essere chiamata a rispondere, ex DLgs. 231/2001, per il reato commesso nell’ambito di una controllata, purché nella consumazione dello stesso concorra una persona fisica che agisca per conto della holding, perseguendo anche l’interesse o il vantaggio di quest’ultima. Dev’essere, invece, esclusa un’estensione della responsabilità sulla sola base dell’appartenenza al gruppo.
È questo il principio di diritto desumibile dalla prima pronuncia della Corte di Cassazione (Cass. 20 giugno 2011 n. 24583) in materia di responsabilità 231 nei gruppi d’impresa, oggetto di esame da parte del Caso Assonime n. 9/2011.
La vicenda vagliata dalla Suprema Corte trae origine dal rinvio a giudizio solo di alcune società appartenenti ad un gruppo ...
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