Spettabile Redazione,
condivido in pieno i contenuti del recente intervento di Giuseppe Pozzato, Presidente dell’Associazione Nazionale Commercialisti (si veda “Noi, discount delle imprese, fra liberalizzazioni e sindaco unico” del 28 gennaio scorso).

Se una critica può esser mossa è solo per rimarcare il tono eccessivamente educato che ha usato, segno dello stile che lo contraddistingue, nel manifestare le sue e nostre rimostranze.

È ormai giunto il momento di agire tangibilmente per arginare il mare di populismo, chiara incapacità e improvvisazione dei rappresentanti politici che ci siamo scelti (e non).
Con fare a dir poco demagogico si additano i professionisti, di tutte le categorie, come il male della nostra società e l’attacco alle professioni è ormai sotto gli occhi di tutti. Le liberalizzazioni che non liberalizzano, ma soddisfano gli invidiosi della nostra indipendenza e, perché no, di quello che credono essere il nostro alto tenore di vita, sono la goccia che deve fare traboccare il fatidico vaso.

Ho scelto di diventare libero professionista alla fine delle scuole medie, già a 14 anni mi piaceva l’idea di questa libertà, questo non essere soggetto agli ordini di nessuno. Ho scoperto di essere libero solo di rinunciare alla famiglia, allo svago e al riposo per effettuare invii telematici a ripetizione, preferibilmente in orari notturni come si leggeva tra i suggerimenti di Sogei nei primi anni di funzionamento del sistema Entratel.

Ci ripetiamo in continuazione che siamo pochi, che non abbiamo peso politico, che i vertici della nostra categoria non sono in grado non solo di proporre alcunché, ma neppure di porre qualche “pezza” alle follie legislative del Governo e del Parlamento.

Ebbene, nella totale cecità legislativa che ci circonda, un’arma ci è stata data: le buste paga dei dirigenti e dipendenti di Equitalia, Agenzia delle Entrate, Guardia di Finanza, INPS, INAIL, Comuni, Ministeri e Parlamentari vengono pagate con i nostri soldi.

Smettiamo di trasmettere i modelli F24 per sei mesi e poi vediamo se tutti questi onesti rappresentanti dello Stato continueranno a lavorare gratuitamente per il bene comune e per sanzionare noi e i nostri clienti, oppure se se ne torneranno a casa per tentare di mantenere in qualche altro modo loro stessi e la loro famiglia. Magari lavorando la notte.

Blocco delle trasmissione telematiche: non c’è bisogno di pensarci, facciamolo adesso. Tutti.

Marco Cattani
Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Lucca