Diritto camerale compatibile con quello comunitario
Per la Corte Ue, conta il fatto che il tributo è dovuto dalle imprese per l’iscrizione nell’apposito Registro, a prescindere dalla loro forma giuridica
Accogliendo le conclusioni dell’Avvocato generale, la Corte di giustizia UE, con la sentenza del 19 aprile 2012, causa n. C-443/09, ha dichiarato la compatibilità del diritto camerale annuale dovuto alle Camere di Commercio rispetto alla normativa comunitaria.
Segnatamente, il riferimento è all’art. 5 § 1 lett. c) della Direttiva del Consiglio UE 12 febbraio 2008 n. 7, relativo al divieto d’imposizione indiretta, sotto qualsiasi forma, per la registrazione o per ogni altra formalità preliminare all’esercizio di un’attività alla quale una società di capitali può essere sottoposta in ragione della sua forma giuridica (sul punto, si veda “Diritto camerale all’esame della Corte Ue” del 14 novembre 2011).
In conformità a precedenti pronunce, la Corte ...
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