ACCEDI
Venerdì, 20 giugno 2025 - Aggiornato alle 6.00

LETTERE

Continuate a rappresentare col giusto vigore la drammatica situazione attuale

Martedì, 24 aprile 2012

x
STAMPA

Caro Direttore,
leggendo i dati relativi alla crescita della spesa pubblica nel periodo 2000/2011 (in termini reali, siamo alla spaventosa cifra di 124 miliardi di euro; si veda “Ecco dove stanno i 124 miliardi di maggiore spesa reale tra il 2000 e oggi” del 14 aprile 2012), non posso tacere la mia rabbia vedendo gli enormi sacrifici che questo Stato, che tanto allegramente spende i nostri soldi, chiede ancora ai cittadini: non è forse con l’esempio che si educa?

La mia rabbia, così come quella di tanti amici e colleghi che quotidianamente incontro, è cresciuta giorno dopo giorno vedendo che questo Governo tecnico non si decideva a varare le misure per ridurre la spesa pubblica. Ben venga, allora, che il Presidente del Consiglio pensi a come tagliare la spesa: sappia che tutti gli italiani sono con lui e gli chiedono di far presto, per il bene del Paese di oggi e, soprattutto, per i nostri figli.

Così come siamo vicini al “nostro” quotidiano Eutekne.Info, che tanto efficacemente rappresenta, con il giusto vigore, la drammatica situazione in cui si trova il Paese: non solo per i conti pubblici, ma anche per chi, ogni giorno, deve decifrare le leggi, i decreti, i comunicati stampa, per comprendere i nuovi adempimenti che a valanga (letteralmente) sotterrano i nostri studi e sottraggono energie preziose alle aziende che, invece, dovrebbero poterle utilizzare per la propria crescita (e, di conseguenza, quella del Paese).

Allora, con la rabbia nel cuore e pensando ai nostri figli, condivido in pieno quanto hai scritto sabato scorso su queste pagine: “lo Stato deve cambiare, o sarà il Paese stesso a farlo saltare”.


Adriano Sassi
Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Como


***


Caro Collega,
mai come oggi, quella tra pubblico e privato è una vera e propria scelta di campo.
Il pubblico è a dir poco fondamentale, ma è necessario recuperare la giusta rapportazione tra i due ambiti, nel senso che deve tornare ad essere chiaro, anche nei numeri del bilancio dello Stato, chi è al servizio di chi.

Fa piacere vedere le ricerche di Eutekne.Info citate in prima pagina del Corriere della Sera, come accaduto domenica, perché è uno dei tanti segnali, magari più eclatante di altri, che testimoniano come dai commercialisti italiani e dalle iniziative ad essi riconducibili possano arrivare spunti importanti.
Più ancora, però, fa piacere sentire l’orgoglio dei colleghi nel sentire come propria un’iniziativa editoriale che, sin dalla sua denominazione, è stata pensata proprio per stimolare questo senso di appartenenza.

Gran parte di quello che scriviamo non è certo solo farina del nostro sacco.
Si ascolta e si legge quel che i colleghi raccontano e scrivono, dopodiché ci si aggiunge l’approfondimento e la ricerca che una struttura importante come Eutekne consente.
Se quel che ne esce fuori è qualcosa che i colleghi hanno piacere di vedere abbinato alla parola “commercialista”, vuol dire che siamo sulla strada buona.


Enrico Zanetti
Direttore Eutekne.Info

TORNA SU