Il nuovo classamento dev’essere motivato
Lo ha deciso di recente la Cassazione, modificando il proprio orientamento
L’atto di classamento non può più avere come motivazione la sola enunciazione degli elementi oggettivi della categoria catastale, della classe e della rendita (calcolata in base alle consistenze desunte dagli elaborati), in quanto l’atto stesso è incontestabilmente un provvedimento di natura valutativa e come tale deve essere adeguatamente motivato. È il nuovo principio di diritto stabilito dalla Cassazione che, con numerose pronunce, la prima delle quali sembra essere la sentenza n. 9629 del 13 giugno 2012, ha mutato orientamento e si è ricollegata al precedente indirizzo interpretativo delineato nella sentenza n. 4507 del 25 febbraio 2009.
Le pronunce sono ormai un centinaio e fra le ultime si segnala l’ordinanza n. 1766 del 24 gennaio 2013, con cui la Suprema Corte, nell’avvalorare ...
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