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FISCO

La prossimità della decadenza non giustifica l’accertamento accelerato

I motivi di urgenza devono essere oggettivi, cioè non dipendere da negligenza di chi accerta e «legittimare» il sacrificio del contribuente

/ Alberto MARCHESELLI

Lunedì, 30 dicembre 2013

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La sentenza n. 218/3/13 della C.T. Prov. di Reggio Emilia concerne il problema dell’individuazione delle ragioni di urgenza che possono giustificare il c.d. “accertamento accelerato”, cioè l’accertamento notificato prima del decorso dei 60 giorni concessi al contribuente per formulare le proprie osservazioni.

Il quesito di diritto affrontato è se possa tale urgenza coincidere con l’imminenza della scadenza del termine di decadenza dell’avviso di accertamento.
Il ragionamento – forte e ineccepibile – che sorregge la decisione è che il diritto al contraddittorio corrisponde a un diritto fondamentale del contribuente (la difesa nella fase procedimentale, che ormai è riconosciuta come diritto fondamentale e autonomo nella fase amministrativa e non surrogabile dalla ...

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