Buoni pasto deducibili anche per i professionisti senza dipendenti
Il codice dei contratti pubblici non dovrebbe limitare la rilevanza fiscale del documento di legittimazione
La possibilità da parte di un professionista senza dipendenti di acquistare buoni pasto e utilizzarli per consumare i pasti “lavorativi” è tema, ad oggi, poco analizzato sulle riviste specializzate, ma molto dibattuto sui forum e sui blog professionali.
La ragione dell’interesse pratico alla questione è abbastanza semplice: con l’acquisto dei buoni pasto il professionista si semplifica la gestione amministrativa delle spese relative alla somministrazione di alimenti e bevande, evitando la registrazione di fatture di pochi euro, a meno di “convenzioni” con gli esercenti.
Le perplessità maggiori in ordine alla deducibilità di tali costi nascono dalla normativa speciale che regola i servizi sostitutivi di mensa: prima il DPCM 18 novembre 2005 e poi l’art. ...
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