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Accertamento nullo se la motivazione è «carente»

Per la Cassazione l’indicazione nell’avviso di accertamento deve porre il contribuente nella condizione di conoscere la pretesa impositiva

/ Alessandro BORGOGLIO

Venerdì, 25 luglio 2014

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È affetto da nullità l’avviso di accertamento che non rechi l’indicazione dei presupposti di fatto e delle ragioni giuridiche su cui si fonda la pretesa erariale, dovendo peraltro tali elementi essere coordinati in modo tale che il percorso argomentativo svolto nell’atto impositivo sia sufficientemente intellegibile da consentire al contribuente un esercizio “non difficoltoso” del diritto di difesa. È quanto ha stabilito la Corte di Cassazione, con la sentenza n. 16836 di ieri.

L’art. 42, comma 2 del DPR 600/1973 e, ai fini IVA, l’art. 56, comma 5 del DPR 633/1972 prevedono che la motivazione dell’atto impositivo deve indicare i presupposti di fatto e le ragioni giuridiche che lo hanno determinato. Entrambi gli articoli dispongono, inoltre, la ...

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