Sequestro «diretto» sui beni della persona giuridica anche per reati fiscali
Rileva che l’impiego del denaro sia causalmente collegabile al reato e sia soggettivamente attribuibile all’autore di quest’ultimo
Il sequestro preventivo e la successiva confisca del profitto del reato, qualora si tratti di denaro o di altri beni fungibili, non sono riconducibili alla forma “per equivalente”, ma sono esperibili in via “diretta”. Il principio è stato confermato dalla Cassazione con la sentenza n. 37191 depositata ieri.
Nel corso di un procedimento penale per il reato di cui all’art. 10-quater del DLgs. 74/2000 (“indebita compensazione”), l’indagata, quale legale rappresentante di una società cooperativa, proponeva ricorso alla Suprema Corte avverso il decreto di sequestro preventivo per equivalente disposto, sia nei confronti di beni riferibili all’indagata stessa, sia su somme giacenti su conti correnti della società.
In sostanza, la ricorrente sosteneva ...
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