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IL CASO DEL GIORNO

Vestiario di imprenditori e professionisti con incognita deducibilità

/ Alessandro COTTO

Lunedì, 15 settembre 2014

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Nei giorni scorsi il quotidiano Libero ha dato conto dell’incremento, deliberato dalla Banca d’Italia, dell’indennità forfettaria di rappresentanza a favore di alcuni suoi dipendenti.
Stando all’articolo, la spesa di rappresentanza in questione è quella relativa al decoro personale richiesto agli alti dirigenti rappresentanti la banca; in altri termini si tratterebbe di un’indennità per vestirsi bene.
Questa ricostruzione trova conferma anche nella recente bibliografia in tema di casta, ove si legge che questa indennità è il cosiddetto “buono sarto”. Secondo i contratti di lavoro della Banca d’Italia, quindi, l’abito farebbe il monaco.

La questione offre lo spunto per ragionare su un tema abbastanza ricorrente nel confronto tra commercialista ...

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