Il domicilio attrae la residenza fiscale in Italia
L’iscrizione all’AIRE non basta ad escludere la residenza in Italia se il domicilio civilistico resta in quest’ultimo Stato
La sentenza della Cassazione n. 9723/2015 torna ad affrontare il tema dell’individuazione dei requisiti, formali e sostanziali, necessari per affermare la sussistenza della residenza all’estero da parte di un cittadino italiano. La Cassazione ribadisce la prevalenza del criterio sostanziale rispetto a quello formale, stabilendo che prevale comunque il centro concreto di interessi economico-sociali sulla formale iscrizione all’AIRE.
La Suprema Corte chiarisce che il trasferimento della residenza anagrafica del contribuente, nel caso di specie nello Stato di San Marino, e la sua iscrizione all’AIRE non escludono l’assoggettabilità ad imposizione in Italia, laddove venga dimostrata la sussistenza in Italia del domicilio, in senso civilistico, del contribuente. Nel ...
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