Regole comuni per tutte le istanze di interpello
Non è mai pregiudicata la possibilità di contestare il merito della pretesa, anche se l’interpello non è presentato
Per effetto del DLgs. 156/2015 di riforma del processo tributario e dell’interpello pubblicato sul S.O. della Gazzetta Ufficiale di ieri, la disciplina degli interpelli, fino ad oggi frammentata in molteplici disposizioni fiscali, è stata revisionata e sistematizzata nel corpo di un’unica norma.
Il novellato art. 11 dello Statuto del contribuente prevede ora una disciplina pressoché omogenea per le cinque tipologie di interpello (ordinario, qualificatorio, probatorio, antiabuso e disapplicativo) individuate dal legislatore, fissando regole comuni per tutte le istanze – carattere preventivo, legittimazione, istruttoria, cause di inammissibilità – e prevedendo differenze solo sulla tempistica per ottenere una risposta dall’Amministrazione finanziaria e sull’obbligatorietà ...
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